Metaversing Weekly Recap #12
Le notizie più interessanti sul Web3 e i Metaversi, servite in formato rapido ⚡
Gucci esplora nuovamente il metaverso durante la Fashion Week di Milano (LINK)
Sabato de Sarno, il nuovo direttore creativo di Gucci, ha esordito con la sua prima collezione chiamata “Ancora” alla Fashion Week di Milano venerdì scorso e ha ulteriomente dimostrato quanto sia forte l’interesse del brand per il metaverso.
Gucci infatti ha lanciato la nuova linea su 3 diverse piattaforme virtuali come Roblox, Zepeto e QQ's, il metaverso del gigante cinese Tencent.
Su Roblox il brand toscano ha puntato sul costruire un’esperienza gamificata riadattando l’esistente “Gucci Town” ad uno spazio che ricorda il quartiere di Brera, che gli utenti possono esplorare per scoprire artwork originali, easter eggs e portali nascosti che promettono sorprese In Real Life.
Su Zepeto invece Gucci ha scelto, come di consueto (‘Ancora’ è la terza iterazione del brand nel metaverso sudcoreano dopo ‘Gucci Cruise’ e ‘Gucci Garden’), di valorizzare look ed estetica della collezione, permettendo ai visitatori di ammirare ed acquistare i capi virtuali e seguire il runway show direttamente in piattaforma.
QQ invece ha scelto semplicemente di riprodurre lo show, senza costruire particolari dinamiche di engagement.
Unity torna sui suoi passi dopo la pioggia di critiche ricevute nelle ultime due settimane (LINK)
Unity sta provando a recuperare la fiducia dei developer dopo giorni caos che hanno fatto traballare l’ecosistema.
Unity è uno dei motori di gioco più utilizzati al mondo e ad oggi conta su oltre un milione di visitatori a livello globale. Dall’utilizzo del suo engine sono nati giochi virali come Among Us, Monument Valley e Pokemon Go.
Un paio di settimane fa, attraverso un blog post, Unity ha annunciato l’introduzione della cosiddetta “Runtime Fee” a partire dal 2024, una tassa a carico dei developer applicata ogni volta che un gioco prodotto utilizzando l’engine viene scaricato (N.B. la tassa viene applicata una volta superato uno specifico treshold di installs e ricavi).
L’update è stato accolto con grande rabbia, soprattutto da parte di solo ed indie developer, che con l’attivarsi della nuova policy verrebbero messi in grave difficoltà: la Runtime fee, infatti, corrisponde a $0.20 per install per coloro che hanno acquistato una licenza Unity Personal o Unity Plus, la più economica e quindi più gettonata tra i piccoli team di sviluppo.
Se un gioco sviluppato da un piccolo team dovesse diventare famoso e toccare, per esempio, i 100.000 installs in un mese, quest’ultimo, oltre a pagare regolarmente la licenza, dovrebbe coprire $20K di costi solamente per la Runtime fee, cosa che la maggioranza di queste realtà non si possono permettere.
Dopo la rivolta scatenatasi sui social, Unity ha deciso di fare un passo indietro, riconoscendo di aver commesso un errore nel prendere questa decisione senza ascoltare il feedback della propria community e rimuovendo definitivamente la Runtime fee per tutti i possessori di licenza Personal/Plus.
Diesel ha distribuito pass per il suo fashion show a chi ha comprato un NFT della sua ultima collezione (LINK)
In occasione del suo runway show durante la Milan Fashion Week, Diesel ha rilasciato la collezione ‘METAMORPH’ in collaborazione con la piattaforma musicale Web3 Public Pressure.
Pubblicata su due blockchain differenti, nello specifico Polkadot e Polygon, la collezione è costituita da 300 pezzi limited-edition acquistabili al prezzo di $60 l’uno e ha offerto agli holder 3 benefit di rilievo:
La possibilità di partecipare allo show, utilizzando il collectible come ticket digitale per l’accesso.
L’opportunità di entrare a far parte dell’ allowlist per acquistare un esclusivo orologio disegnato da Glenn Martens, il direttore creativo del brand.
L’accesso alla soundtrack ufficiale del runaway show, curata dal sound architect Senjan Jensen, e la possibilità di partecipare ad eventi IRL organizzati da Public Pressure.
Così come nel caso di Gucci, con questa iniziativa anche Diesel dimostra per l’ennesima volta di essere profondamente coinvolta nel Web3, dopo aver lanciato la collezione D:Verse, la collaborazione con HAPE e il primo progetto con Public Pressure chiamato ‘FASHION’, un drop di oltre 1.200 NFT associati a tracce musicali composte dalla DJ HoneyLuv che andò in sold-out in poche ore e porto’ nelle casse del brand ca. $50K.
Il fenomeno Pokemon esplode on-chain su Polygon (LINK)
La scorsa settimana la blockchain di Polygon è stata palcoscenico di una vendita massiva di pacchi di figurine Pokémon digitalizzati, che nel giro di poche ore sono sono andati sold-out.
Gli acquirenti non hanno acquistato carte specifiche, bensì Mistery Box in stile ‘NBA Topshot’, dove i possessori si cimentano in "pack rips" virtuali per scoprire quali carte hanno ottenuto.
Denominata "Stress Test: Break Courtyard.io", la collezione, costituita da 175 carte differenti acquistabili al prezzo di $5 l’una, è stata rilasciata da Courtyard.io, realtà web3 che si occupa di custodia e rilascio di asset digitali.
Per poter acquistare una carta, gli utenti hanno dovuto creare un account e registrarsi attraverso Google, creando automaticamente un wallet per la custody dei collectible. Per facilitare l’acquisto da parte di utenti non-crypto native è stata data la possibilità di acquistare le carte utilizzando carte di credito.
Courtyard ha permesso agli holder di aprire i propri pacchetti solo 24 ore dopo l’acquisto, seguendo anche qui un approccio in stile NBA Top Shot.
A 48 ore dalla chiusura della vendita, alcuni box unsold stavano vendendo sul mercato secondario per oltre $15K, sintomo di un fortissimo interesse legato ad un brand che rappresenta un simbolo del collezionismo degli ultimi 30 anni.